Al via la 17^ ed. di “Antiquariato in Valle d’Itria”

Non è estate senza antiquariato. Domani sera alle ore 19.00 il taglio del nastro della 17esima edizione di “Antiquariato in Valle d’Itria”. Dal 11 al 19 agosto torna l’appuntamento con la mostra e il mercato dell’antiquariato e del modernariato nella tradizionale cornice dell’Istituto Guglielmo Marconi di Martina Franca.

Uno degli eventi più attesi dell’estate martinese, organizzato dall’Associazione Arca promoter, con oltre 70 espositori provenienti da ogni parte d’Italia e da numerosi Paesi stranieri e oltre 90 spazi espositivi nella terra dei trulli di Martina Franca, pronti a mettere in mostra i propri pezzi pregiati per gli oltre 50 mila visitatori che ogni anno partecipano alla manifestazione.

Collezionismo, quadri, pitture, vintage, “Antiquariato in Valle d’Itria” è tutto questo: un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati o semplicemente per i curiosi a caccia dell’affare. Il più grande mercato dell’antiquariato e del modernariato.

“Ogni anno miglioriamo la qualità dei nostri espositori – dichiara il Presidente dell’Associazione Arca Promoter, Nicola Lorusso – con pezzi pregiati che fanno della nostra mostra mercato una delle manifestazioni più importanti sul territorio nazionale. Antiquariato in Valle d’Itria è diventato uno degli appuntamenti più sentiti dagli esperti di settore per una manifestazione che è ormai una grande occasione di promozione turistica per il territorio”.

Dal 20 al 26 agosto, invece, come di consueto nella terza settimana di agosto, l’appuntamento con il “Mercatino di mezza estate” che si tiene all’esterno degli spazi dell’Istituto G. Marconi di Martina Franca. 

I NUMERI DELLA MANIFESTAZIONE

  • 17 sono le edizioni della manifestazione
  • Oltre 90 spazi espositivi
  • Oltre 70 espositori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero
  • 12 sono le stanze allestite
  • 50 mila visitatori ogni anno
  • Paesi di provenienza: Spagna, Inghilterra, Francia
  • Regioni italiane di provenienza: Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Molise, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia